Oggi sentiamo sempre più parlare di coppie in crisi, che non riescono a comunicare, ad ascoltarsi, a condividere la quotidianità in modo sereno e costruttivo.
Il termine “crisi” in greco vuol dire discernimento, valutazione; in latino scelta, decisione; significati che rimandano ad un necessario e consapevole cambiamento. Nel nostro immaginario contemporaneo la parola crisi ha assunto un’accezione quasi del tutto negativa, perché è in intesa come un momento di rottura e come un peggioramento rispetto ad una situazione precedente, probabilmente più felice. Se invece ci soffermassimo, anche per un secondo, a riflettere sul significato etimologico di questa parola, potremmo coglierne sicuramente la sua valenza positiva: un momento di crisi può diventare un momento di riflessione, di valutazione consapevole: presupposto fondamentale se si vuole salvare il proprio legame d’amore, ma anche per un’eventuale separazione non troppo traumatica.
Nei momenti di crisi è consigliabile un intervento di terapia di coppia in grado di aiutare i due a capire le motivazioni profonde del momento che stanno vivendo e per poter scegliere se e come continuare la relazione, oppure avviarsi verso un percorso di separazione; in tutti i casi, per il benessere di entrambi.
È solo una questione di cambiamenti sociali?
Attualmente molte coppie non rispecchiano più il modello tradizionale, costituito da due ragazzi che decidono di sposarsi per poter vivere insieme e formare una nuova famiglia.
Sempre più spesso si costituiscono coppie che hanno alle spalle altre relazioni di coppia fallite o insoddisfacenti; frequentemente le nuove coppie hanno già dei figli dalle precedenti relazioni.
Coppie same-sex sono sempre più visibili ed accettate.
Perché una terapia di coppia?
I motivi che maggiormente spingono uno dei due partner proporre una terapia sono:
È necessario imparare ad accettare i cambiamenti
In un processo terapeutico di coppia è necessario essere consapevoli che si tratta di un percorso in cui entrambi i partner si mettono in discussione davanti allo psicologo.
Una crisi di coppia non è “colpa” di uno dei due, ma un segnale che il sistema, il Campo Coppia nostro linguaggio psicocorporeo, sta inviando. Se ciascuno dei due membri accetta il proprio e altrui cambiamento, se si impara ad ascoltare il messaggio profondo che la coppia esprime a livello implicito, allora il cambiamento individuale e di coppia è già iniziato.
Per una buona terapia di coppia è necessario che entrambe le persone siano d’accordo nell’affrontare il percorso terapeutico. Spesso assistiamo a prime sedute di coppia in cui uno dei due dice di farlo per l’altro.
In questo caso la parte iniziale del lavoro sarà orientata alla ricerca delle proprie motivazioni.
Nel modello psicocorporeo dell’Istituto Reich, la coppia viene accolta da una coppia di terapeuti, che sostiene entrambi i membri che chiedono aiuto a rintracciare gli ostacoli al loro benessere, sia individuale che di coppia, ostacoli che a volte non hanno a che fare con la relazione attuale, ma sono antichi e spesso inconsapevoli. In un ambiente protetto la coppia viene aiutata ad attraversare e a poter esprimere emozioni spesso represse, o espresse in maniera disfunzionale, a volte pericolose, per poter trovare nuove chiavi di comunicazione con se stessi e con l’altro in maniera profonda e attiva.
Non esiste la coppia perfetta, ma due persone che desiderano vivere una vita piena e soddisfacente in un progetto comune.
Dott.Fabio Carbonari
Psicologo Psicoterapeuta Roma